Il padel è uno sport “beginner friendly”: anche se non si è sportivi allenati, ci si può comunque godere una partita con gli amici. Il padel presenta infatti molte differenze rispetto al tennis, che lo rendono più semplice e accessibile a tutti: si gioca in doppio, anche misto; il servizio si effettua in diagonale, ma dal basso verso l’alto, e si gioca in un campo con pareti solide su cui si può far rimbalzare la palla. Tuttavia, il numero di infortuni è più alto di quanto si potrebbe pensare: infortuni accidentali e da sovraccarico, lesioni al gomito o alla zona lombare, fino ad arrivare a problemi alla cuffia dei rotatori che richiedono un tutore al ginocchio per il padel.
Gli infortuni, tuttavia, possono essere limitati grazie a un’adeguata preparazione atletica e a un’azione mirata di prevenzione.
Le maggiori cause di infortuni nel padel
Esistono varie tipologie di infortunio legate al padel, che possono essere per lo più trattate con terapie manuali (fisioterapia, massaggi) senza ricorrere a farmaci. Ciascuna presenta specifiche cause alla radice:
- Gli infortuni accidentali sono causati da elementi presenti nel campo oppure da incidenti casuali, come prendere una pallata, scontrarsi con la griglia o i vetri o colpirsi con la pala;
- Gli infortuni da sovraccarico si verificano quando articolazioni, muscoli e legamenti non sono sufficientemente allenati per sopportare lo sforzo richiesto, in un match molto lungo o quando si gioca molto spesso in un periodo di tempo ravvicinato;
- Gli infortuni legati a una scarsa padronanza tecnica sono determinati dal fatto che una meccanica esecutiva non corretta può portare a lesioni articolari o muscolari, fino ad arrivare a casi gravi come la lussazione alla spalla da padel;
- Gli infortuni legati a un’assente o insufficiente riscaldamento sono dovuti al fatto che iniziare a giocare a freddo può causare lesioni muscolari come contratture e stiramenti, per esempio una distorsione alla caviglia;
- Anche le condizioni climatiche possono avere un ruolo, causando infortuni legati al campo bagnato e scivoloso, alle temperature troppo fredde o troppo calde e così via;
- La disidratazione e/o una cattiva alimentazione, infine, possono portare a crampi, contratture e affaticamenti, che a loro volta possono causare infortuni più seri.
Gli infortuni più comuni nel padel
Anche se non è uno sport di contatto, come il rugby o il calcio, dove la gran parte dei traumi derivano dall'impatto con altri giocatori, nel padel muscoli, articolazioni e apparato scheletrico sono molto sollecitati, rendendolo un'attività fisica dove il rischio di farsi male non è da sottovalutare. Tra le problematiche più comuni si conta l’infortunio alla spalla, nel padel molto frequente sotto forma di tendinite o di borsite.
L’infortunio più frequente è l’epicondilite (comunemente noto come “gomito del tennista”). Dipende principalmente dalla pala che si utilizza: può causare problemi ai muscoli dell’avambraccio e all’articolazione del gomito se è troppo rigida, se ha uno sweet spot piccolo, se non presenta ammortizzamento delle vibrazioni nocive, se non è adatta al proprio livello di gioco.
Seguono i fastidi al tendine d’Achille, legati alla scarpa che si utilizza e a come influenza l’apparato muscolo-tendineo. Se si fanno frequenti cambi di direzione è meglio optare per una scarpa leggera, con un drop (altezza dal suolo della zona tallonare) ridotto e una certa flessibilità; se invece se ne fanno pochi, è meglio una scarpa più pesante, capace di ammortizzare bene gli impatti col terreno.
I problemi lombari, infine, sono invece tipici di uno sport, come il padel, in cui le posizioni di gioco richiedono molte frenate e ripartenze, che richiedono di stare spesso col baricentro basso. Ciò rischia di sforzare eccessivamente la zona lombare, compresi i glutei, per mantenere una certa aderenza al terreno ed essere pronti a scatti e balzi verso l’alto.
Come prevenire gli infortuni nel padel
Nonostante il padel sia uno sport accessibile a giocatori dei più diversi livelli di preparazione atletica, per arginare il rischio di infortuni la prima regola da seguire è di evitare il “fai da te” e avvicinarsi allo sport solo dopo una corretta preparazione fisica. Questo significa:
- Almeno una volta a settimana abbinare esercizi di rinforzo per potenziare il lavoro fisico-muscolare, che non si concentrino solo sugli arti inferiori ma che agiscano anche su braccia e core;
- Porre particolare attenzione alle fasi pre e post partita: prima, pochi minuti di corsa e qualche esercizio per attivare la muscolatura in modo graduale, e, dopo, qualche minuto di stretching;
- Possibilmente, coinvolgere nel proprio ciclo di allenamenti esercizi di mobilità, per migliorare la flessibilità, ed esercizi di ginnastica propriocettiva, per migliorare l’equilibrio e la coordinazione;
- Scegliere l’attrezzatura giusta: scarpe con una buona tenuta e ben ammortizzate, oppure leggere e flessibili se si preferisce la mobilità e i cambi di direzione; racchetta adeguata al proprio stile di gioco, che assorba bene le vibrazioni; calze tecniche compressive che sostengano il movimento.
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